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Passa la mozione sui parcheggi rosa a Ugento

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parcheggi rosa a ugento
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Approvata all’unanimità la mozione proposta dal consigliere di Minoranza Tiziano Esposito per l’istituzione dei parcheggi rosa.

CONSIDERATO CHE
le donne, conducenti di autoveicoli, che si trovano in stato di gravidanza e le neomamme alle prese con carrozzine e passeggini dei figli piccoli sono soggette a disagi negli spostamenti dei cittadini soprattutto per la difficoltà di trovare parcheggio;
i “Parcheggi Rosa” (in prossimità di scuole, asili nido, negozi per l’infanzia e di ogni altro sito ritenuto utile alle mamme e alle donne in stato di gravidanza) costituirebbero un grande contributo sociale per le donne in stato di gravidanza e per le mamme con neonati al seguito, che potrebbero consentire loro di vivere una maternità con meno stress, permettendo così di parcheggiare senza difficoltà nei luoghi da loro frequentati e dove la sosta risulta problematica come ad esempio nei pressi di farmacie e ambulatori; (…)SI RICHEDE AL SINDACO, ALL’ASSESSORE PREPOSTO E AL CONSIGLIO COMUNALE DI DELIBERARE QUANTO SEGUE:
Di provvedere all’allestimento di aree di sosta denominate “Parcheggi Rosa” istituite in zone già destinate a parcheggio, da realizzare con idonea segnaletica orizzontale e verticale;
istituire e predisporre il contrassegno temporaneo di rosa quale unico titolo comprovante l’autorizzazione a poter usufruire dei “Parcheggi Rosa”
disciplinare tramite gli uffici della polizia locale la procedura di richiesta e rilascio del contrassegno temporaneo rosa tramite apposito regolamento
parcheggi-rosa

A partire dal mese di novembre 2021 sono state introdotte delle nuove regole all’interno del Codice della Strada. La riforma infatti ha previsto delle novità importanti per quanto riguarda i parcheggi per disabili.

In questo scenario si aggiunge anche la questione ‘parcheggi rosa’.

Che cosa sono i parcheggi rosa?

Il nuovo Codice della Strada è entrato in vigore il 10 novembre 2021 e ha introdotto i parcheggi rosa. Si tratta di spazi riservati alle donne incinte e a tutti i genitori che viaggiano in auto con figli al di sotto dei 2 anni. Vi starete chiedendo dove sta la novità, visto che in realtà i parcheggi rosa esistono da tempo in Italia: prima erano i Comuni a decidere se e dove prevederli, all’interno del proprio territorio di competenza. Oggi invece esiste una vera e propria legge nazionale che li disciplina.

Anche ora i parcheggi rosa saranno predisposti dal Sindaco di ogni Comune, servirà appunto un’ordinanza per stabilire gli spazi riservati alle donne in gravidanza e ai neo genitori, che dovranno avere con sé per un contrassegno speciale.

Parcheggi rosa: le differenze col passato

Prima della recente riforma al Codice della Strada, le donne in gravidanza potevano usufruire di spazi dedicati nei parcheggi, anche se la questione non era esplicitamente prevista dalla legge; per questo motivo, alcuni Comuni già da anni predispongono degli stalli per donne incinte e genitori di bimbi sotto i 2 anni, ma non c’era un’uniformità nazionale. In genere le strisce rosa si potevano vedere prevalentemente nei pressi delle scuole, delle poste, delle banche, degli ospedali e delle asl.

Cosa cambia oggi?

I Comuni hanno oggi la possibilità di realizzare dei parcheggi rosa, previsti espressamente dalla legge. Per usare questi posti speciali, bisogna avere il contrassegno speciale denominato “permesso rosa”.

Cosa succede se si parcheggia su uno stallo rosa senza averne il permesso

L’articolo 158 del Codice della Strada è stato opportunamente modificato, e oggi infatti vieta la sosta negli spazi riservati ai veicoli con donne incinte o genitori che hanno bimbi con meno di 2 anni. Chi approfitta di questi spazi senza averne diritto, rischia una multa che va da un minimo di 80 a un massimo di 328 euro per i ciclomotori e da 165 a 660 per gli altri veicoli.

Permesso rosa: di che cosa si tratta e come ottenerlo

Il contrassegno rosa deve essere rilasciato dal Comune di residenza, si tratta dell’unico modo per essere autorizzati a parcheggiare negli appositi stalli. In genere ogni amministrazione comunale predispone dei moduli appositi da compilare con i propri dati, da presentare poi all’Urp comunale o alla Polizia Municipale. I moduli possono altrimenti essere inviati con raccomandata con ricevuta di ritorno, via PEC o con procedura telematica (autenticazione con SPID). Per richiedere il permesso rosa bisogna consegnare:

  • la copia della patente;
  • la copia del libretto dell’auto;
  • la copia del certificato di nascita e/o della presunta data del parto.

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